2014-01-22

Una domenica a Takarazuka

Bene, stasera dovrei farcela a finire il racconto del weekend. Domenica la giornata è cominciata presto. La mia amica abita molto vicino al teatro in realtà, ad una ventina di minuti in autobus, ma avevamo il progetto di provare a comprare i biglietti per lo spettacolo “New Wave” e ci siamo avviate di buon'ora.  


Purtroppo non è servito a niente. Me lo immaginavo, perché era il secondo giorno, era domenica, e il teatro in cui lo spettacolo si tiene è molto piccolo. Per questi spettacoli inoltre non vendono i biglietti in giornata, quindi l'unico modo per trovarne uno è mettersi davanti al teatro e aspettare che qualcuno te ne venda uno. Anche l'operazione di bagarinaggio è strettamente regolata. La compagnia in teoria non permette la rivendita di biglietti, ma chiude un occhio, e le persone si allineano contro il muretto esterno: quelli che vogliono vendere, con il biglietto in mano, quelli che vogliono comprare, con il portafoglio in mano. È una cosa un po' pericolosa, ho visto, tirare fuori il proprio biglietto passando lì davanti, corri il rischio di venire assalito da fan sbavanti. È quello che è successo per l'unico biglietto per “New Wave” che ho visto vendere: nemmeno il tempo che la signora lo tirasse fuori dalla borsa, un signore l'aveva già comprato. Ci siamo rese conto che era una battaglia persa: eravamo in 20 con il portafoglio in mano, e c'erano una decina di persone con in mano i biglietti di Napoleon invenduti. Alla fine, abbiamo comprato i biglietti per “Napoleon”, tanto dovevo assolutamente vedere anche quello.
La questione del bagarinaggio può sembrare strana, visto che i biglietti vengono rivenduti al costo normale, ma è spiegabile con il fatto che tanti fan comprano tramite i fan clubs una quantità di biglietti esagerata solo per portare guadagno alla propria attrice preferita, e per non perderci i soldi li rivendono in seguito, se trovano un compratore. Questo spiega perché gli show vanno sold out in dieci minuti. Ma io dico: non potrebbero comprare solo i biglietti che servono, aspettare fino all'ultimo e poi comprare i biglietti invenduti? Quanta gente non riesce a vedere quello che vuole per colpa loro...
Comunque, con il cuore in pace siamo andate a fare shopping e poi siamo andate a fare un giro per il teatro addobbato per il centenario. Mentre eravamo per la strada è cominciato a nevicare!


Che bello è stato vedere Takarazuka sotto la neve! Anche se non è durata molto e si è sciolta subito, mi è sebrata bellissima. Dopo aver fatto le foto di rito davanti alla scalinata, siamo andate all'interno per scaldarci mangiucchiando un dolcetto sponsorizzato. Erano veramente carini, e anche buoni: ce n'era uno per il centenario, che pensavo fosse al cioccolato invece era all'uva (?), e poi c'erano quelli di Napoleone (lo vedete, è quello con il biscotto a forma di foglia di alloro), alla crema, e quello di Josephine all'estratto di rosa (il più buono di tutti, eccezionale).


Alle tre è cominciato dunque "Napoleon", uno spettacolo davvero magnifico per gli occhi (beh, anche per le orecchie). Ho avuto l'impressione che ci abbiano investito parecchio. Non so nemmeno da che parte cominciare a parlarne!
Comincerò da scenografie e costumi, tutti nuovi, tutti creati apposta per l'occasione. Non ho mai visto tanto sfarzo nemmeno in Berubara: avevo già potuto notarlo dal programma, ma le cappe di ermellino intessute d'oro che Napoleone e Giuseppina indossano per l'incoronazione sono indescrivilmente belle. Al contrario di Berubara mi sembra anche che i costumi siano tutti fedelmente storici, anche se elaboratissimi. Le scenografie...in realtà quella che mi ha più colpito è stata la cattedrale di Notre Dame, il resto poi non era così sfarzoso: anche qua è stato utilizzato molto il supporto video (con risultati non sempre credibili, come al solito). Però ci sono state alcune trovate molto suggestive: ad esempio, dopo il prologo (una delle parti che mi è piaciuta di più), Nepoleone, seduto alla sua scrivania, è calato dal cielo su una piattaforma che ha raggiunto il ponte d'argento. Reon è scesa e ha cominciato a cantare, circondata da quello che sembrava un cielo stellato, con luci proiettate per tutta la superficie del palco, compreso il pavimento. 
Volevo elencare tutte le cose positive prima, ma credo che parlerò adesso di quello che in questo spettacolo non mi ha convinto tanto per poi passare ai doverosi elogi. Ammetterò, "Napoleon" deve essere visto almeno una volta, soprattutto dal vivo, se se ne ha la possibilità. Ma se mi si chiedesse di scegliere adesso (non so in seguito), fra questo e Shall we Dance, ad esempio, rivedrei più volentieri Shall we Dance. Questo perché non sono riuscita a trovare in "Napoleon" un filo conduttore sufficiente per poterla definire una storia.


Sicuramente altre persone ne avranno ricevuto un'impressione diversa, ancora più probabilmente è uno spettacolo talmente complicato che ci ho capito troppo poco per godermelo (infatti sto pensando di provare a procurarmi almeno un tachimi qui a Tokyo...magari alla seconda visione andrà meglio), però, più che una vera e propria trama mi è sembrato che narrasse una serie di eventi (guerra di qua, incontro con Josephine, guerra di là, litigata con Josephine, guerra ancora di là, riconciliazione con Josephine e così via), quelli, giustamente, accaduti nella vita di Napoleone. Come tutti i racconti di vita dunque, non poteva avere una trama ben definita. L'unico vero accenno di trama è nella storia con Josephine, dall'infatuazione che entrambi provano, anche se all'inizio lei è molto meno coinvolta di lui, fino al matrimonio e al divorzio perché lei non riesce a dargli dei figli. Alcune delle scene che raccontavano la loro relazione erano veramente belle (e appassionate. Reon e Nene si baciano davvero, altro che tre centimentri...). Non mi è piaciuta tanto la conclusione, con lei disperata ma felice perché con il divorzio lui potrà soddisfare la sua ambizione. Napoleone nel frattempo canta già canzoni di amore eterno ad un'altra. Però questo non è colpa di nessuno, la Storia è andata così (vi ho mai detto quanto io odi la figura storica di Napoleone?).
Non sono comunque l'unica ad aver pensato che il tutto fosse un po' troppo pesante. Oltre a raccontare moltissimi eventi, non c'è quasi mai pausa fra una canzone e l'altra, e questo rende il ritmo della narrazione ancora più concitato. A parte un paio di canzoni, cioè il tema e il prologo, veramente belle, non c'è nessun motivetto degno di nota che resti in testa, come in Romeo e Giulietta (le musiche dei due spettacoli si somigliano parecchio però). Proverò comunque a giudicare dopo una seconda visione, se ne avrò l'occasione. 
Anche il finale mi è piaciuto, ma non emozionato particolarmente, a parte la scalinata delle otokoyaku. Gli ensemble di danza all'interno dello spettacolo invece sono stati molto belli, il prologo mi ha ricordato quello di Elisabeth.
Parliamo delle attrici? Il primo commento che mi viene da fare è su Nene. Mi è piaciuta tantissimo. Ma veramente. Inutile che prechi troppi commenti su Reon che lo sappiamo che è bravissima e bellissima (lo è, davvero. Il tema dello spettacolo cantato da lei in un mare di stelle mi ha proprio emozionato. C'è solo una cosa che non riesco a capire: strascicava tantissimo l'ultima nota delle canzoni buttando fuori un sacco di aria...lo fa sempre?), ma visto che su Nene non ho sempre commenti positivi, mi sprecherò su di lei. Il suo personaggio era complicato, una donna testarda, volubile, ambiziosa, che scopre del vero attaccamento per Napoleone solo dopo averlo ripetutamente tradito e umiliato: secondo me ha dimostrato di essere un'attrice formata interpretandolo al meglio. Anche sul canto è stata brava, meglio negli acuti che nei bassi. Spiccava quasi più lei che Reon, mi è sembrato che la personalità di Josephine fosse meglio delineata (ma questo è un problema di copione credo). Reon secondo me è stata brava nel cogliere l'aspetto più impetuoso e romantico del personaggio di Napoleone, ma forse le è mancata un po' la durezza necessaria nell'ultima parte, quella dell'uomo distrutto trovatosi ad affrontare l'esilio dopo essere stato Imperatore. Comunque, mi è piaciuta molto anche così, sognatrice fino in fondo. Ah, piccolo inciso, pare che le attici abbiano dichiarato che il regista Koike Shuichiro ogni giorno cambi qualcosa perché non è soddisfatto del risultato finale. Se mai mi ricapiterà di vedere lo spettacolo a Tokyo, potrebbe essere molto diverso. Rimanendo sulle attrici, dirò che Beni non mi ha convinto mentre Makaze Suzuho sì. Non sono sicura che mi piaccia come canta ma ha una presenza scenica notevole, e stava benissimo con i basettoni. Rei Makoto è stata eccezionale. Però, inutile dirlo, chi mi è piaciuta di più è stata Miho Keiko che intepretava la madre di Napoleone. Quella donna ha una voce che commuoverebbe i sassi. 
In definitiva, non riesco a giudicare bene ancora "Napoleon". Mi è piaciuto, è stato bello da vedere e da sentire, ma non mi ha dato quanto mi hanno dato altri spettacoli. Sicuramente è più colpa mia che dello spettacolo in sè, ma è così.


Dopo la fine di "Napoleon" sono corsa a prendere il treno per andare a Osaka, visto che avevo l'ochakai di Masao, che si è tenuto in un hotel in un posto che probabilmente è frequentato, ma che a me è sembrato sperdutissimo. Per entrarci, visto che non riuscivo a trovare l'ingresso principale, sono passata dal parcheggio...
Dopo essere entrati nella sala, abbiamo aspettato un po' prima che Masao arrivasse: non c'era vendita di gadget, anche se potevi prenotarli tramite modulo apposito, ma dentro la busta-regalo c'erano parecchie cose interessanti tra cui un paio di bollini rossi dei quali vi racconterò in seguito. Da bere c'era una bottiglia di té sul quale spiccava l'ideogamma di ryuu, drago, e da mangiare un paio di biscotti di pasticceria fenomenali, di cui uno decorato addirittura con l'immagine di Masao vestita da Scarlett. Come regalo, una specie di gancio multiuso da appendare alla borsa (?) con il monogramma RM, foto, moduli, questionari, busta per ricevere le foto. Ah, anche la busta in cui era infilato il tutto aveva su scritto il nome di Masao. E poi i bollini adesivi rossi.
In sala c'erano due cartelloni che riportavano tre fotografie ciascuno, e la scritta: "In che ruolo vorresti vedere Ryuu Masaki nei prossimi spettacoli?". A vederle da lontano sembravano la foto di Tod di Sena, quella di Elisabeth sempre di Sena, Susanoo di Asami Hikaru, Valmont di Oozora Yuuhi, quella di Nova Bossa Nova di Reon e El Halcon di Aran Kei, ma avvicinandosi ci si accorgeva che erano fotomontaggi con la faccia di Masao XXD ovviamente non si potevano fare foto...peccato. Elisabeth era quello riuscito meglio, seguito da Valmont. Sono stati i due personaggi per cui ho votato, pur essendo tentata anche da Sol di Nova Bossa Nova, che però ha fatto già Reon e io dico NO a dare a Masao i personaggi già fatti da Reon. Adesso Mirio farà pure Tod...non potevo votare per altro. Valmont credo le calzerebbe a pennello, comunque.


Quando Masao è entrata in sala, c'è stata un'ovazione, Aveva i capelli acconciati all'indietro con la treccia e il cerchietto. Appena si è messa a sedere, con voce iper femminile ha dichiarato: "Pensavo di mettermi anche la gonna, ma poi ho rinunciato...". E ha continuato con questo andazzo tutta la serata, chiedendo continuamente se era carina. Pare che le sia stato detto in sala prove che non era carina abbastanza per fare la donna; soprattutto che ha le mani troppo grandi e che deve tenerle raccolte in grembo, strette, in modo da non farle vedere. Poveretta.
Purtroppo c'erano tantissime persone e non tanto tempo, quindi l'ochakai prevedeva soltanto una lunga intervista, che è partita ovviamente da "Via col Vento".
A parte tutte le difficoltà incontrate nell'interpretare Scarlett (dice che ha davvero studiato molto sul film), ha parlato di quanto si diverta tutte le volte a parlare a bassa voce con Nagina Ruumi durante lo spettacolo, improvvisando, e di com'è stato lavorare con Todoroki Yuu. Più che altro, di quanto trovi bellissima Todoroki Yuu, le ha fatto un vero e proprio elogio pubblico.Ah, un aneddoto carino: pare che nello spettacolo del pomeriggio di domenica Todoroki Yuu abbia improvvisato un balletto nel mezzo dello spettacolo, dicendo a Masao di parlarne nel suo ochakai...esibizionista XXD Di Koma invece ha detto che si è ritrovata senza pensarci a dirle all'improvviso cose tipo: "Sono innamorata di te!", spaventandola tantissimo.
Una cosa che mi è piaciuta molto è stato il suo continuo scambio di battute con la ragazza del fanclub che le faceva le domande (presumo che si conoscano da un po'): si punzecchiavano parecchio a vicenda ("siamo contenti tutti che Masaki-san sia riuscita a diventare carina in tempo per il primo giorno di spettacolo"), mi sono divertita.


Come anche l'altra volta, ad un certo punto l'hanno fatto spostare ai due lati della sala dove si trovavano i cartelloni con le fotografie, coperti da teli. Masao non si è riconosciuta nei fotomontaggi se non dopo parecchi minuti che li osservava. Agli ultimi posti della classifica ci sono stati Susanoo, Sol e El Halcon, al terzo posto Valmont, al secondo Elisabeth e al primo Tod, che però staccava Elisabeth di pochissimi punti. I commenti di Masao sono stati come al solito super-partes ("mi piacerebbe farli tutti"), ma ha dimostrato particolare entusiasmo per Nova Bossa Nova, e ha detto che davvero le piacerebbe fare Elisabeth. Però, dopo un attimo di esitazione ha aggiunto: "Però visto che sono un'otokoyaku, penso di dover interpretare parti maschili...". Non ho capito bene da dove le sia venuta questa riflessione, ma mi ha fatto pensare.
Altra cosa molto interessante che ha detto, è che a loro viene chiesto che ruolo vorrebbero interpretare. Ora, non so quanta scelta abbiano davvero, ma in generale, pare che il loro parere venga ascoltato. Masao si è detta veramente felice di poter replicare "Puck". Quando le è stato chiesto se porterà le orecchie a punta, ha risposto che probabilmente la sua versione sarà un po' diversa, un po' più moderna (meno male, non so quanto avrei voluto vederla in salopette e maglia a righe). Mi ha risollevato.
Purtroppo, come ho detto, dopo l'intervista ci hanno mandato a casa senza neanche stretta di mano...peccato. Però, sono stata felice, Masao è sempre particolarmente informale in queste situazioni ed è sempre carino poterla ascoltare.
Dopo l'incontro sono corsa alla stazione e ho ripreso l'autobus per Tokyo che ho raggiunto lunedì mattina. Sono andata diretta a scuola. Dopo una domenica così è stato distruttivo, ma non c'era altra possibilità purtroppo. Almeno ho cominciato la settimana come una persona felice.

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