2013-11-01

Disney

Non ho ancora fatto una foto al kotatsu, ma nel frattempo mi hanno regalato uno scaldapiedi utilissimo per quando sto seduta alla scrivania a studiare, vi farò il set completo prossimamente.

I giorni scorsi erano stati un po' burrascosi a causa di problemi con la banca in Italia e per l'Università, quindi, visto che abbiamo avuto il finesettimana lungo, mi sono rilassata. Mercoledì sera intanto sono andata ad una festa di Halloween a Shibuya, in un locale molto bello con un grande spazio dotato di palco, ma dove si stava stretti come in treno la mattina alle otto. Per il travestimento stavolta ho optato per un vestito da scolaretta giapponese, realizzato assemblando varie parti comprate al negozio dell'usato (spesa totale circa 8 euro). Non ero credibile, ma era quella la cosa divertente.
Siamo tornati a casa presto, la serata è stata divertente ma un po' fiacca, e poi il giorno dopo dovevamo alzarci abbastanza presto perché avevamo un gravoso impegno: andare a Disneyland!


Sì, ho finalmente visto l'attrazione numero uno di Tokyo (?), e mi sono anche divertita come una bambina. Visto che giovedì era anche il giorno di Halloween c'erano un sacco di persone in costume, mi è un po' sembrato di essere a Lucca Comics, come al solito...
È stata una bella giornata, sono salita sulle montagne russe, ho avuto paura, ho visto la parata con le principesse, la parata di Halloween e persino la Electrical Parade, mi sono emozionata, sono salita sulle giostre e sulle tazze di Alice, ho fatto un giro fra I Pirati dei Caraibi e la casa infestata di Nightmare Before Christmas e ho volato nello spazio su una navicella guidata da C3PO. Per pranzo ho mangiato una coscia di tacchino arrosto e dei popcorn.


Le principesse sono tutte occidentali, voglio trovare anche io lavoro come figurante a Disneyland!
È vero, i parchi di divertimento non sono mai una delle mie mete preferite, ma sono rimasta colpita da come tutto fosse curato nei minimi dettagli, soprattutto la vegetazione. Una volta ogni tanto fa bene svagarsi in questo modo.

Anche oggi me la sono presa comoda. Avevo un altro impegno importante: andare a vedere "Il Re Leone" a teatro. Finalmente dunque sono riuscita a vedere dal vivo la compagnia di musical Gekidan Shiki. È stato meraviglioso.


I loro teatri si trovano in una zona in cui non ero mai stata prima, Minami-ku, in vista della Torre di Tokyo, e quindi è stato bello anche vedere un po' i dintorni.
I nostri posti a sedere erano i più economici, in ultima galleria, infatti ci hanno dato anche dei cuscini rialzati per sedersi.


Lo spettacolo...è indescrivibile. Nonostante conoscessi più o meno le canzoni e il tipo di messa in scena non avevo mai visto questo musical nemmeno nella versione di Broadway, quindi è stata una sorpresa. Ho pianto subito dalla prima canzone, e nonostante molte pause che mi sono presa, ho pianto molto anche dopo.
I costumi e le scenografie erano impressionanti, le teste dei leoni si muovevano in avanti ogni volta che gli attori si chinavano, alcune scene sono state rese con le ombre cinesi, in altre gli attori volavano appesi ai cavi, la rupe dei Re saliva dal pavimento e la testa di Mufasa è apparsa davvero fra le stelle. La qualità del canto e del ballo era alta, ma soprattutto mi è piaciuta l'attrice che interpretava Rafiki, è quella che mi ha fatto venire i brividi più alti di tutti.
Ho notato che anche in questo musical il tipo di recitazione è simile a quella del Takarazuka, molto declamativa e "di posa". Continuo a sostenere che il teatro giapponese è ancora adesso influenzato dal kabuki  (Scar e Mufasa poi avevano un che di samuraico, nell'acconciatura soprattutto). Anche il trucco, nonostante fosse chiaramente di ispirazione africana (o comunque, doveva dare quell'idea), sul viso dei giapponesi mi ha fatto un po' pensare al kabuki. Stupendi gli ensemble di danza. Guardatevi il trailer.

Dopo lo spettacolo pensavamo di tornare subito a casa, ma ci siamo imbattute in un centro Pokèmon e quindi ci siamo fermate un po' a guardare tutta la gadgettistica in vendita. Come la Disney, anche questi sono ricordi d'infanzia...




Nessun commento:

Posta un commento