2013-11-17

Autunno

Dovrei proprio andare a letto, ma voglio scrivere alcuni pensieri a caldo, domani avrebbe molto meno senso.
Oggi visto che il tempo è stato meravigioso sono uscita tutto il giorno con altre due ragazze. Per pranzo siamo andate a mangiare al ristorante indiano che oggi faceva la promozione "set a 400 yen". Il posto non era un gran che, ma il curry era ottimo.


Dopo pranzo ci siamo dirette verso Tachikawa, per vedere un po' di foglie autunnali nel parco Showa Kinen. Purtroppo siamo arrivate un po' tardi, quindi non siamo riuscite a visitarlo tutto, ma la luce radente del sole ha reso meravigliosa ogni cosa. Ancora gli aceri giapponesi non sono completamente rossi, ma gli altri alberi si impegnano.


Il parco è veramente grande e molto bello. In primavera dovrebbe essere pieno di fiori (ha ovviamente anche molti alberi di ciliegio), sarei curiosa di tornarci.
Non è stato divertente uscire da lì. Visto che il sole tramonta presto, verso le quattro e un quarto ci hanno raccomandato di dirigerci verso un'uscita, visto che il parco avrebbe chiuso un quarto d'ora dopo. Ma noi volevamo provare a vedere il giardino giapponese, quindi abbiamo fatto un po' finta di non capire, il che ci ha costretto a fare il giro di tutto il parco praticamente sole nella penombra alla ricerca di un'uscita, senza essere comunque riuscite a vedere nulla di quel che volevamo.
Però ne è valsa la pena.


Dopo esserci riscaldate in un caffè abbiamo fatto un giretto, ci siamo scattate due purikura e poi siamo andate a cena nell'izakaya di mercoledì. Dopo un po' di carne e un po' di birra stavamo già discutendo del nostro argomento preferito, i giapponesi, e di quanto non li sopportiamo quando entrano sul treno di spalle schiacciando tutti, quando si ubriacano in modo osceno e si stendono per strada, quando ti parlano come se fossi scemo solo perché sei straniero. Sì, siamo precisamente in quel periodo dei soggiorni all'estero in cui ti manca il prosciutto crudo e il fatto che i marciapiedi siano percorribili nei due sensi.
Stavamo appunto discutendo di quanto questi poveri giapponesi siano oppressi e repressi, che un bel ragazzo, ubriaco, si è avvicinato al nostro tavolo e si è seduto. I suoi amici hanno tentato di riprenderselo in paio di volte, poi hanno rinunciato, e quandi lui è rimasto con noi a discutere e a bersi la nostra acqua. Dopo aver tentato di discorrere con noi del più e del meno in un inglese un po' stentato ma pronunciato correttamente a causa della scioltezza data dall'alcool (però era un po' difficile capire le sue frasi visto che tentava di costruirle utilizzando soltanto "actually" "yeah, you know" e "I don't get it"), si è messo a parlare un po' in giapponese, e abbiamo forse capito dove voleva andare a parare il suo discorso a proposito di quanto gli piacesse bere.
Con faccia serissima ci ha detto che lui ha 29 anni, è sposato, ma che la sua vita è un po' complicata, nel senso che lui vive perché si sente in dovere di farlo, perché ha una moglie e quindi va avanti anche se non ha voglia, ma che le cose che vorrebbe fare e le cose che deve fare non coincidono. Tutte e tre siamo rimaste un po' di sasso in quel momento. A che livello di disperazione devi essere arrivato per essere un uomo sposato di 29 anni che racconta queste cose di sé a tre sconosciute in un pub?
L'autunno è una stagione meravigliosa a mio parere, ma ho paura che con l'arrivo della brutta stagione stia davvero aumentando il tasso di suicidi. La sola idea che queste persone non riescano a tollerare il peso della responsabilità che pensano di avere nei confronti della società mi fa venire i brividi. Da italiana, non riesco pienamente a comprenderlo, e so che questo è un mio limite, ma non credo sia possibile considerare una cosa del genere "sana" e "normale".
Come non considero sano che un giapponese abbia bisogno di ubriacarsi per avere il coraggio di avere relazioni interpersonali che per noi sono normali. Il mio unico contatto umano con le persone di questo paese è la mattina, in treno, quando sono schiacciata fra i businessmen. Da domani proverò ad abbracciarne uno ogni tanto. Spero che oltre che a far sentire meglio me possa fare sentire meglio pure lui.

1 commento:

  1. Guarda che sono dei pervertiti...!!!
    E' sempre bello leggerti.
    L'indirizzo del buon ristorante dove vendono il curry qual'è? :D

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