2013-10-07

Un mese

È già un mese che sono qui. È solo un mese che sono qui.
Il tempo passa lentissimo ma se guardo indietro mi pare che voli. 
In questi giorni come al solito ho fatto una quantità di cose incredibile. Dovevo ancora finire di andare agli orientamenti delle lezioni universitarie quindi fra mercoledì e giovedi sono stata sempre all'università, oppure a studiare.
Il clima qua fa un po' i capricci, arriva un tifone dietro l'altro, un giorno diluvia ed è freddissimo e il giorno dopo torna il caldo umido. Ancora non è autunno, le foglie sono ancora tutte verdi e cantano ancora le cicale, ma si comincia a sentire che l'estate sta finendo. Quando piove vengono fuori un sacco di profumi, come quello delle foglie di ciliegio (che è l'odore dei dolcetti sakuramochi), o dei fiori di osmanto, che mi ricordano tanto Firenze in questa stagione. Ci sono tanti posti qua che ti fanno dubitare di trovarti veramente in una delle metropoli più grandi e popolose al mondo.


Venerdì dopo le lezioni ho incontrato due ragazze italiane in vacanza con le quali sono tornata al Takarazuka e vedere "Lupin". Non ho tante cose da aggiungere rispetto all'altra volta, anche se ho notato delle differenze e questo mi piace tantissimo. In "Fantastic Energy" Masao ha cantato una canzone interpretandola in modo completamente diverso (aveva anche la voce più stanca), e la parade era alla metà della velocità.
Ho notato parecchie buone interpretazioni, ma su tutte Hokushou Kairi è stata strepitosa, non ho nient'altro da dire. Oltretutto, alla demachi ha fatto un sacco di raccomandazioni alle vecchiette del suo fanclub (però era colpa sua se aspettavano al freddo...), e ha fatto una battuta perché una signora le ha regalato un ventaglio. Meravigliosa.
La sera ci siamo dedicate alle ciotole di rame più immense in cui mi sia mai imbattuta (l'omino del tavolo a fianco ha detto che eravamo kakkoi a mangiarlo, immagino perché porzione grande = porzione da uomo).



La giornata di sabato è stata meravigliosa perché ho scoperto in me una passione per il kabuki che non pensavo di poter avere. Ma andiamo con ordine. 
La mattina sono andata al club scolastico. Mi sono trovata molto bene, anche se ammetto che mi sono sentita proprio piccola e ignorante: ci sono troppe persone esperte di tutto. Stanno ancora discutendo a proposito della rivista, quindi ho parlato poco o nulla, ma ho comunque fatto esercizio di ascolto.
Nel pomeriggio sono andata a Shinjuku perché la madre di famiglia mi aveva avvertito che nel centro commerciale Isetan c'era la settimana italiana. Effettivamente è stato molto divertente fare pena ai commessi italiani e scroccare assaggini (i prezzi erano ovviamente altissimi), e incutere timore ai commessi giapponesi facendo loro capire che eravamo italiane.



La nostra merenda: calzone e tiramisù. Notate che ogni porzione di tiramisù era dotata di ghiaccio per conservarlo meglio. 



Dopo aver finito i nostri giri io e un'altra ragazza siamo andate al cinema a vedere uno spettacolo di kabuki registrato l'anno scorso, chiamato "Yamato Takeru", la storia di un eroe mitico dell'antico Giappone che viene inviato dal padre a sottomettere le popolazioni confinanti per unificare il paese. La storia è abbastanza lineare e parla di amori e di battaglie, ma lo spettacolo andava ben al di là di questo. 
Intanto la messa in scena: il genere è in realtà definito super kabuki, per l'utilizzo di artifici tecnici spettacolari, costumi elaboratissimi e scene curatissime a livello coreografico. Le scene di combattimento erano veramente d'impatto, e utilizzavano mosse di arti marziali e di danza. 
La recitazione kabuki potrebbe diventare una delle mie preferite. Adoro quando l'attore si ferma durante una scena, soprattutto durante le scene di battaglia, e si mette in posa congelando il tempo per un istante (mie). Il livello recitativo era veramente altissimo. Gli attori che interpretavano le donne (onnagata) erano incredibili, chiudendo gli occhi avresti potuto veramente credere di sentir parlare delle ragazze, delle donne. 
Erano tutti molto bravi, ma nessuno più dell'attore protagonista, Ichikawa Ennosuke IV. Non ho mai visto nessuno utilizzare in quel modo tutte le parti del il volto per esprimere un'emozione e riuscire a cambiare così tanto registro di voce per interpretare parti diverse (anche lui ha ricevuto un'educazione da onnagata). Ho pianto per tre quarti dello spettacolo, anche perché i testi erano veramente toccanti. È stata un'esperienza bellissima, 4 ore che sono volate in un attimo. Ci siamo ritrovate ad applaudire come a teatro.
Metto il link di un video qui solo per dare un'idea.



Metto una foto così, perché mi piace la notte di Tokyo, così piena di luci...


Oggi non ha piovuto per niente, però sono rimasta a casa perché dovevo studiare, a parte una breve passeggiata nel parco vicino casa. Verso le 6 sono uscita per andare insieme alle due ragazze di venerdì a vedere la demachi dell'ultima giornata di "Lupin", anche perché si è ritirata Koshino-kumicho...è stata una bella esperienza, c'erano tante tante persone e da parte delle attrici credo che sia bello vedere questa partecipazione. Koshino era bellissima in hakama, sembrava molto più giovane.



Dopo pensavo di fermarmi un po' al bar "Miroir" ma dovevo immaginare che rimanesse chiuso per i senshuuraku...

Mettermi a fare un bilancio di questo primo mese sarebbe troppo retorico, ma sono convinta che non avrei potuto fare di meglio, e questo mi basta.

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