2013-10-13

Fra Francia e Cina

Sul calendario la giornata appena terminata era segnata come l'undici di Ottobre, ma per il caldo che c'era sembrava di stare ad Agosto. Sono uscita con addosso un vestitino di cotone con la gonna corta e senza spalline, poi stasera è arrivato l'ennesimo tifone e mi è volato via pure il cappello.
È stato un bellissimo sabato. La madre di famiglia mi aveva chiesto di andare con lei e la figlia a Yokohama: in realtà loro pensavano di portarmi a Disney Sea, ma io ovviamente avevo altri programmi, visto che proprio a Yokohama adesso c'è una mostra su "Versailles no Bara"...e loro sono state così carine da accompagnarmi.
Ah, le tavole originali del manga! Vederle mi ha dato un'emozione fortissima: ti accorgi delle sbavature, di come è steso l'inchiostro, ti rendi conto che dietro a quello che tu hai visto stampato c'è stato un vero e proprio lavoro da amanuense. Non parliamo delle illustrazioni a colori. Stavo per mettermi a piangere nel mezzo della sala.
Ovviamente c'era una sezione dedicata al Takarazuka, l'unica in cui si potevano fare foto (non chiedetemi perché ieri non potevo farle e oggi sì...e comunque solo ai vestiti andava bene, ai poster e agli oggetti di scena no, era vietato).







La sezione dedicata all'anime comprendeva gli acetati originali, gli studi dei personaggi e degli ambienti e i disegni di Michi Himeno <3 alla fine erano esposte le tavole dei Berubara Kids, e poi erano stati raccolti un po' di gadget e di edizioni diverse del manga e dell'anime (fra cui anche un paio di edizioni italiane).
Alla fine dei conti è stata proprio una bella mostra, con video di intervista all'autrice, dell'anime e del Takarazuka. Mi sono comprata il catalogo, ma mi sono trattenuta dal comprare troppi gadget stupidi...purtroppo.

Dopo questo tuffo nella Rivoluzione Francese ci siamo dirette verso China Town, una delle più famose e grandi al mondo. Prima tappa: ristorante.
Giuro, giuro che non mangerò mai più cucina cinese in Italia. Altro che riso cantonese...





E poi i profumi, i colori dei negozi e delle case...non ne sono sicura, ma immagino che visitare una China Town sia una cosa completamente diversa che vedere una vera città cinese: come in molti altri casi tutto è costruito apposta, è artificiale, e come ho già detto, esercita un grande fascino su di me.


Attraversando a piedi China Town siamo arrivate alla Yokohama Marine Tower e, finalmente, all'oceano, che vedo per la prima volta da quando sono qui (dall'aereo non conta...). Come giustamente ci si può aspettare da un porto come Yokohama, c'era un festival di cucina di tutti i paesi del mondo: il piatto forte italiano era la pasta con la trippa, mi immagino l'affidabilità del resto dei paesi...


Visto che ho detto che mi piacciono le navi, siamo salite sulla Hikawa Maru, costruita nel 1929 per effettuare la traversata del Pacifico dal Giappone agli Stati Uniti, Una sorta di anti-Titanic insomma. Che infatti non è affondata.


Il sole è calato molto presto, e visto che ci attendeva pi di un'ora di viaggio in treno non abbiamo fatto tardi. Credo che tornerò a Yokohama, mi è piaciuta molto e ci sono molte altre cose che vorrei visitare. E poi c'è il mare...

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