2013-10-21

Conga!

Vabbè, dovevo per forza chiamarlo così, questo post. Non so dove sto trovando la forza di scrivere, ma almeno fino alle 9 e mezzo posso permettermi di restare sveglia, nonostante io non dorma da qualcosa come 32 ore...e pensare che ieri mattina mi ero complimentata con me stessa per aver dormito quanto dovevo sabato notte.
Ieri sono rimasta tutto il giorno a studiare, ma la sera sono uscita, ed è stata una nottata un po' folle. Le due ragazze italiane in viaggio qua domani mattina presto ripartiranno, e ieri ho passato la notte con loro. Nonostante il diluvio universale, verso le sette ci siamo incontrate per la demachi della Hanagumi: come potete vedere, pure le giapponesi non si fanno fermare da nulla. Tomu è stata carinissima come sempre, Mirio anche stavolta non ha manifestato particolare gioia nel vedere le sue fan, anche se mi ha agghiacciato un po' meno di giovedì scorso.



Dopo la demachi siamo andare al bar "Miroir" a mangiucchiare e bere qualcosa e sopratutto a vedere spettacoli ("Algiers no Otoko" in primis, e poi maratona Ranju Tomu, giustamente). La ragazza del bar si è ricordata di me, e immagino si ricorderà ancora di me in futuro visto che fra testate sul muro, volume di voce delle nostre conversazioni deliranti e bicchieri rovesciati ho rischiato di buttarle giù tutto il locale. Comunque, è stato davvero divertente. Metto qualche foto del posto come avevo promesso di fare ormai più di un mese fa...


Il disegno che vedete qua sopra è opera dell'autrice di Kuragehime, mentre l'insegna è opera della titolare del bar, sua assistente <3


Ah, la pacchianità. Anche il bagno è completamente decorato, e la carta igienica è a roselline.
Siamo rimaste al locale fino a tarda ora (abbiamo visto praticamente tre spettacoli e un'intervista), poi siamo tornate verso il teatro per le ultime fotografie ricordo tutte insieme.
A questo punto era impossibile per me tornare a casa, quindi ci siamo dirette verso un karaoke dove abbiamo passato la nottata, fra canzoni del Taka e video del Taka (ovviamente). No dai, alla fine abbiamo anche cantato tutto "Les Miserables".
Stamattina presto ci siamo rifugiate in un "jonathan's", dove ci siamo rifocillate con ramen, patatine, gelato e caffè in ordine sparso, sconvolgendo i camerieri.
E poi, purtroppo, ci siamo salutate, e io mi sono diretta verso l'università, dove ho affrontato una giornata un po' impegnativa ma tutto sommato positiva e produttiva, non avendo nemmeno particolari problemi a causa della mancanza di sonno.
Però adesso vado proprio a dormire.

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