2013-10-20

Dream

Ah, che bella giornata è oggi, nonostante la pioggia e il vento mi sento pimpante (anche perché sono riuscita a dormire più di sei ore stanotte).
Ieri ho fatto il pieno di cose belle, quindi oggi posso rimettermi senza troppa fatica a scrivere la storia della mia vita in giapponese, perché ieri ho cominciato ma non sono riuscita a finire. Intanto ieri è uscito un numero speciale della rivista "Margaret" con un capitolo extra di "Versailles no Bara", tutto dedicato al piccolo Girodelle. Ho dovuto girare un po' per riuscire a procurarmelo ma alla fine l'ho trovato. In regalo davano anche una ristampa (di bassa qualità, ma va bene, per 3 euro) del primo numero del manga.


Mi do da sola come compito a casa la traduzione fatta per bene del capitoletto nuovo, appena avrò un po' di tempo libero.
Ieri sera poi sono andata al concerto "Dream a Dream", l'ultimo della serie celebrativa per i 100 anni del Teatro Takarazuka. Il teatro dove si teneva, il Tokyu Theatre Orb, è davvero spettacolare. Si trova all'undicesimo piano dell'edificio Hikarie di Shibuya, dal quale si può vedere tutta la skyline notturna di Tokyo.



Lo spettacolo mi ha emozionato molto anche perché ho avuto la possibilità di vedere tanti talenti tutti insieme: alcune delle attrici sono molto attive ancora, ma altre non si vedono spesso, quindi mi sento fortunata ad avere avuto questa possibilità. Poi, i numeri erano molto ben studiati, sia gli originali che pezzi d'epoca del Takarazuka: mi è parso che ognuna delle attrici sia riuscita a dare il meglio di sè, cosa che credo non sia sempre possibile finché restano al'interno del teatro, date anche le tempistiche ristrette. Ieri mi è sembrato che ad ognuna sia stato dato un ruolo in cui poteva riuscire al meglio, e anche le canzoni erano diversificate per tipologia di voce.
A proposito delle voci, mi sento davvero fortunata ad aver ascoltato alcune delle "vecchie", perché appartengono davvero ad un'epoca in cui la qualità del canto era più alta, anche se ovviamente questo andava a scapito di altre cose. Comunque, ripeto, anche le attrici che non ho mai ritenuto avessero una voce eccelsa, come Mizu o Wataru (che mi piacciono da morire però, ci tengo a precisarlo), ieri hanno cantato molto molto bene, quindi forse se anche al Takarazuka invecce di pensare solo all'insieme del musical e della graduatoria top/nibante/sanbante ecc.ecc. si dedicassero anche a studiare un po' come assegnare le parti in base alle capacità e al tipo di voce forse rivaluterei un bel po' di persone che ho sempre schifato. Un po' mi spiace che ieri come ospite non ci fosse Yuuga, magari riuscivo a rivalutare anche lei XD Ma in realtà non mi spiace troppo visto che ho potuto ascoltare Zunko, che non aveva bisogno di essere rivalutata <3
Sono rimasta particolarmente colpita da Ayano Kanami, che ha cantato con una voce che non le avevo mai sentito, e da Ootori Ran che non c'è bisogno di dirlo, mi ha fatto venire i brividi e mi ha fatto addirittura piangere cantando "Viva Samba".
Per il ballo non ho niente da dire, a parte che Asami Hikaru non sembra appartenere a questo mondo, e che Wataru vestita da uomo è inquietante perché sembra proprio un uomo, e vestita da donna è semplicemente inquietante. Un po' inquietante è stata anche Saeko che ha completamente abbandonato la via dell'otokoyaku ed è rimasta vestita da donna praticamente tutto il tempo. Chissà anche in questo quanto sia stato lasciato alla scelta delle singole attrici.
Mi è piaciuto molto che ci fosse Asaji Saki come "Guest Pianist", e che abbia suonato come accompagnamento alle altre. Ha anche ballato e cantato, ovviamente, ma che l'abbiano fatta suonare è un stato un bel modo per mettere in mostra le sue capacità e darle risalto per quello che sa fare meglio. Infatti è stata strepitosa al pianoforte.
Insomma, avrei mille aneddoti da raccontare, come Misa Noeru vestita da vecchietta del pubblico che non trova il suo posto a sedere, o Kuze Seika che si è presentata solo per il talk finale (in realtà sostengo che si sia palesata per me, perché finalmente dopo tanto tempo mi ricordo il suo nome), o che mi sono imbattuta in Shirosaki Ai in fila al bar. Felicità.
Non riesco a spiegarmi perché ami così tanto il Takarazuka, o più semplicemente la musica, il canto e il ballo, o il musical. So solo che mi fanno sentire bene...


 Dopo lo spettacolo visto che ero a Shibuya sono andata a fare un salutino ad Hachiko e a dare un'occhiata allo Shibuya Crossing, visto che ancora non c'ero passata. Anche la notte di questa città mi riempie di emozione.

1 commento:

  1. Il saluto ad Hachiko è d'obbligo. Già finiti i festeggiamenti per l'anniversario del Takarazuka? Non credo! XD

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