2013-09-15

(DIS) Orientamento

Vorrei poter scrivere che la giornata di ieri è stata emozionante come l'altro giorno, ma purtroppo non posso.
In realtà mi sono avviata verso l'università di buon'ora (sono uscita alle 7 e mezzo di casa), piena di buoni sentimenti, ma già il tempo ha provveduto a scoraggiarmi...la scorsa volta mi è andata di grazia a Kyoto, stavolta sto sperimentando davvero il caldo umido dell'estate giapponese. In Italia fa caldo, ma qua uscendo di casa si ha l'impressione di entrare in una serra tropicale. Mi sento sempre tutta appiccicosa, soprattutto in faccia. Oggi mi hanno chiesto cosa mettevo sui capelli per averli sempre così a posto e luccicanti, volevo rispondere "è l'unto", ma poi mi sono trattenuta e ho detto che non mettevo nulla. Con questo clima mi sento come se il cielo mi pesasse addosso, non digerisco nemmeno bene (potrebbe essere anche il cambiamento di dieta, ma credo sia il caldo). C'è proprio aria di monsone.
A parte questo, l'orientamento è stato tutto fuorché orientante. Già dalla registrazione ("Andate su al secondo piano, ah no ecco prima dovete passare a ritirare la roba di sotto poi tornate qui kudasai") io e la mia amica ci siam sentite sperse. Ci hanno consegnato due volumoni pesantissimi di cui uno interamente in giapponese, un raccoglitore pieno e una busta zeppa di fogli. Ancora dopo l'orientamento non abbiamo capito a cosa serve tutta quella roba.
Ci hanno spiegato cosa serviva fare per non essere immigrati illegali, ci hanno detto che non dobbiamo usare droghe e ci hanno presentato un paio di club che riuniscono giapponesi e stranieri, però non ci hanno detto le cose che ci interessavano sapere, tipo COME registrare l'indirizzo, perché quelle cose utili le fanno fare solo a chi vive nel dormitorio. Vabbè, mi sto già facendo una "to do list", tipo "registrare l'indirizzo, comprare telefono, fare abbonamento del treno, aprire conto in banca, capire che corsi frequentare". I corsi sembrano interessanti, ce n'è pure uno che ti insegna come insegnare il giapponese.


Eravamo parecchi ieri, moltissimi studenti asiatici, che però non sono in scambio, ma si pagano gli studi, e tanti occidentali, molti dei quali americani. Ci hanno diviso in gruppi secondo le residenza, e noi siamo finite nello sparuto gruppo degli "esclusi", cioè quelli che non sono in nessun dormitorio. Ci hanno fatto fare un giro per il campus, un giro un po' inutile in realtà perché essendo pure sabato era tutto chiuso, dalla biblioteca alla cooperativa universitaria, poi per fortuna almeno ci hanno dato il pranzo sponsorizzato.


Sempre perché noi non stiamo in dormitorio ci hanno mandato per primi nell'aula pc a registrare il nostro account e la nostra mail universitaria, e poi ci hanno mandato a casa prima degli altri. Un appunto sull'aula pc: ogni due pc c'e n'è uno collegato al pc dell'insegnante, che in questo modo può far vedere agli studenti che cosa devono fare. Proprio come all'UNIFI, eh?
Visto che avevamo ancora tempo io e la mia amica abbiamo fatto un altro po' di giri; di sabato pomeriggio gli uffici sono chiusi, ma c'era una cosa utile e dilettevole che potevam fare intanto: andare a creare il nostro personale sigillo! In Giappone, nei documenti ufficiali, al posto della firma si usa un timbro personalizzato. Visto che entrambe vorremmo aprire un conto in banca, il sigillo, chiamato inkan, ci serve per forza. Non so ancora bene come funziona il sistema degli inkan, noi siamo andate in un negozio apposta e abbiamo potuto liberamente scegliere che cosa scriverci sopra.
Abbiamo deciso che vogliamo tirarcela un po', così abbiamo scelto entrambe di utilizzare gli ideogrammi al posto del katakana, quindi invece di farci scrivere sopra il mio nome in alfabeto sillabico ho scelto di usare il kanji 照, che si legge te, che significa brillare (ma anche sentirsi imbarazzati).
Dopo aver girato un altro po' sono tornata a casa e ho cenato insieme alla famiglia e ad un'amica, che mi voleva conoscere (in questi giorni sono stata presentata ad un sacco di amici e vicini di casa). Avrei dovuto mettermi a studiare la roba che mi hanno consegnato, ma non avevo molta voglia, credo che affronterò tutti quei volumoni la settimana prossima con calma; intanto preferisco risolvere le questioni burocratiche, alla scelta dei corsi penserò poi. Mi serve tempo per elaborare tutte le informazioni ricevute, questo orientamento mi ha messo più ansia che altro, almeno provo ad affrontare una questione alla volta...

7 commenti:

  1. Mi stupisce che anche in Giappone, l'orientamento serva a tutto meno che a orientare la gente su cosa fare/dove andare e quelle cose lì sai?
    Pensavo che loro, come paese avanzatissimo ti dessero opuscoli vari almeno in doppia lingua jap/eng e un sacco di consigli utili, ma mi sbagliavo XDD
    Beh almeno il pranzo era chuissimo e buonissimo almeno dalle foto ( sai che quella roba di Hello Kitty in versione uni non l'avrei toccata perchè im too kawaii for this shit vero? XD).
    Ti stimo un sacco per il timbro, io avrei iniziato a stamparlo ovunque tipo sui libri/quaderni/diari eccetera eccetera, ma si sa che ho il giudizio e il raziocinio di una bambina di 4 anni.
    Cerca di prendere una cosa alla volta e concordo con te: i libroni falli la settimana prossima e intanto pensa alla "to-do list" con le primissime cose che ti serve fare adesso. Il resto verrà da se <3
    In groppa al riccio Te ( oh te fa figo sembra una cosa da bm ma ehi vuol dire luccicare e anche sentirsi imbarazzati XDDDDD)per tutto quanto.
    Commentare questo blog mi piace parecchio perchè mi sento come una pen-pal e posso stalkerare tutte le robine magnifiche che mangi/vedi. Potere ai lurkers!
    Un abbraccio stretto stretto
    Pans

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    1. mi hanno dato opuscoli pure per spiegarmi come nasccono i bambini manca poco, è questo il problema...

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    2. Ti saranno serviti a parecchio immagino XDD! Sono basita.

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  2. Davvero, sembra ti debbano far scontare il fatto che hai schifato il loro dormitorio....ma che senso ha? dopotutto sei comunque alla loro scuola!

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    1. eh ma non gli do dei soldi...

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    2. Ma teoricamente l'università italiana si! O no?

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    3. Non credo, credo che l'Unifi dia solo la disponibilità di posti per i loro studenti in scambio.

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