2013-09-23

Manjushage

Visto che vado a letto tardi e mi sveglio presto per parlare con la famiglia e gli amici in Italia ho tantissimo sonno adesso, ma visto che sono le dieci e mezzo ancora sarà il caso che resista. Ma qui fa buio talmente presto...e si cena alle sei e mezzo...
Finalmente ho chiamato un post con uno dei nomi dei fiori della raccolta "Hanamonogatari".
Adesso che è ufficialmente arrivato l'autunno ho visto molti di questi fiori in giro (le famose AMARILLIDI che dovrebbero ricordare qualcosa a quelli che hanno presenziato alla mia tesi), e vicino a casa si terrà anche un matsuri a loro dedicato, a cui pensavo di andare in settimana.


Negli ultimi giorni sono andata all'Università per dare un'occhiata ai club universitari, ma non sono riuscita a trovare quello che cercavo, anche perché pare che in alcuni club gli stranieri siano i benvenuti mentre altri non li accettano. In compenso potrei essere interessata al coro universitario o al club di musica.
Ora metto una foto solo per fare del sano campanilismo. Ma che bella università frequento.


Oggi che ero libera, invece, sono andata in giro per Harajuku e Omotesando con la figlia della famiglia. Mi ero quasi dimenticata di cosa si prova ad essere immersi in quella folla multicolore di ragazzini, vestiti con jeans o camicia, o come nel 1800, o come negli anni '90, o come alberi di Natale. Mi piace questo aspetto del Giappone, e soprattutto delle metropoli come Tokyo: di sicuro nessuno ti guarderà male per come sei vestito perché è normale che ognuno si vesta come vuole.


Girovagando per i negozi ne ho ritrovato uno che mi aveva colpito anche 4 anni fa, la Boutique Takenoko, dove ho trovato anche un vestito da pavone che mi metteri volentieri nella vita di tutti i giorni per andare a fare la spesa.
Per non dimenticarci mai che qui il presente convive con il passato siamo andate anche al Meiji Jingu, il santuario che si trova nei pressi della stazione di Harajuku, e abbiamo persino incrociato un matrimonio tradizionale.


Siamo tornate a casa dopo un altro breve giro per negozi improbabili fra cui KIDDY LAND (un enorme negozio di giocattoli) e una fermata in sala giochi per farci qualche foto alle purikura, le macchinette automatiche dove puoi decorare le tue foto (e che ti ingrandiscono talmente tanto gli occhi che sembri un alieno: un alieno carino però). Vi lascio con questa foto di tre Mario e un Luigi che giocavano in sala giochi. Sarebbe ragionevole pensare che sia stata una mossa pubblicitaria, ma non mi sbilancio, in questo paese non si sa mai.


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