2014-02-12

Hokkaido 4 - Birra

Domenica visto il freddo intenso, e visto che volevamo aspettare la sera per vedere le statue di ghiaccio illuminate, abbiamo deciso di andare alla fabbrica della Birra Sapporo per bere della buona birra e mangiare il famoso "Genghis Khan". La fabbrica si trova poco distante dalla stazione, e l'abbiamo raggiunta un po' in autobus e un po' a piedi.


La fabbrica, sempre risalente alla fine del 1800, è un bellissimo edificio di mattoni rossi, contrassegnato dalla stella rossa che già avevamo potuto vedere sulla torre dell'orologio e su altri palazzi che un tempo appartenevano all governo amministrativo dell'Hokkaido. La birra Sapporo un tempo infatti non era privata, ma statale. La stella rossa rappresenta la stella polare, che indicava alle navi la rotta per il nord, sia dall'isola principale del Giappone, sia dall'estero. La stella rappresenta ovviamente anche il brillante futuro, la lontana meta da raggiungere (lo sviluppo dell'Hokkaido, che ricordiamo è nato da zero).
Adesso la vera e proprio fabbrica della birra non si trova più qui, ma i vecchi palazzi sono stati riciclati in un museo della birra, l'unico del Giappone, e in un gigantesco ristorante, dove è possibile mangiare il "Genghis Khan", un piatto che si prepara cuocendo della carne di montone su una piastra convessa.


Non si conosce bene l'origine di questo nome, ma pare che sia dovuto al fatto che in Giappone, dove la pecora non è un piatto tradizionale, questo piatto venisse considerato inizialmente "cosa da barbari". Comunque, era ottimo, non so quanti piatti siamo riusciti a spazzolarci (soprattutto alcuni di noi...). Io ho fatto la schifosa e ho provato la birra alla cioccolata (mi è piaciuta, lo so, adesso tutti i veri amanti della birra mi insulteranno).
Pieni come ovetti, siamo andati a vedere il museo che offre visite guidate gratuite in giapponese, e quindi ci siamo fatti spiegare la storia della Sapporo, della scelta degli ingredienti delle birre, per poi concludere con un tour molto carino delle vecchie confezioni di birra, bottiglie e lattine, e dei vecchi poster dal 1800 in poi.


Alla fine, una breve sosta al souvenir shop e poi una alla birreria dove con buona pace degli amanti della birra ne ho assaggiati diligentemente tre tipi diversi, la Sapporo Classica, la Black Star (la migliore di tutti), e la Kaitakushi, quella fatta secondo la ricetta originale del 1870 (e qualcosa). Buone. E un toccasana contro il freddo.


Dopo il giro di birra infatti siamo tornati nel centro città per vedere la zona di Susukino, il centro più vivo della città. Sapporo è proprio bella. Anche gli edifici sono così ordinati. L'intera città sembra bella come il più bello dei quartieri di Tokyo. Questo significa però che manca di tutti quegli angoletti bui e delle casine che io amo tanto...
A Suskino c'era l'esposizione delle statue di ghiaccio (non di neve). C'era anche quella del Fantasma dell'Opera, e quelle sponsorizzate dal sushi, con i pesci veri dentro.






7
Purtroppo la nostra ultima sera è passata velocemente, con un rapido pasto e un rapido bagno alle terme. Però è stato bello che visto che abbiamo saltato la cena, l'albergo ha provveduto a farci avere del ramen gratis in uno dei ristoranti di solito a pagamento. Questa è la vera omotenashi (ospitalità giapponese)...*posso perdonare questa gag adesso, anche se è cinque mesi che è un tormentone in televisione*

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